Fraternità Francescana
Madre della Riconciliazione e della Pace

Intervista al teologo René Laurentin 26/05/2004 -

Il quotidiano cattolico "Avvenire" intervista padre René Laurentin, teologo francese considerato un'autorità in materia di mariologia. È stato perito al Concilio Vaticano II e membro della Commissione teologica internazionale. Buona parte della sua attività di studio l'ha dedicata al fenomeno delle apparizioni: solamente i suoi lavori scientifici su Lourdes oltrepassano i trenta titoli. Il suo sogno è quello di completare prima di morire un grande dizionario delle apparizioni. Su Medjugorje ha attualmente dedicato oltre 10 titoli.
Ecco uno stralcio dell'intervista:

Lei ha dedicato ben 20 volumi a Medjugorie. Qual è, al riguardo, la sua posizione?
«Sono tenuto al riserbo, a seguito di alcune disposizioni che mi sono state date. Non ho mai detto che la Madonna è realmente apparsa. Ho invece certificato una serie di segni positivi e negativi (come per Lourdes, del resto). E tra i segni positivi ci sono senz'altro le liturgie che ci sono a Medjugorie con un seguito davvero straordinario di confessioni e di conversioni».

• Da che cosa bisogna stare in guardia?
«Dalla religione delle apparizioni. Ci sono fedeli che credono solo a questi fenomeni straordinari, tanto da assecondare perfino il turismo delle apparizioni. Ci vuole discernimento. Anzitutto da parte dei veggenti, che talvolta confondono la comunicazione che ricevono con il proprio pensiero. Ho sentito alcuni di loro affermare: dico quello che Dio mi ha detto di comunicare. Ma è una comunicazione che può essere filtrata».

Con il rischio, talvolta, della deviazione?
«Sì. Dipende, appunto, dal veggente. Nelle mie ricerche non ho trovato molti casi di fanatismo, contrariamente a quanto si usa credere. Ho riscontrato, invece, il pericolo di deviazioni, soprattutto quando interviene l'abitudine. Un veggente non può sostenere: ricevo la luce da Dio e quindi ho la verità assoluta. No, deve anche lui discernere, magari facendosi aiutare. L'ispirazione personale può incrociare quella soprannaturale, compresa, a volte, quella diabolica. Quindi è necessaria molta prudenza. Lo raccomando in continuazione ai tanti veggenti che conosco: fate attenzione, perché nelle apparizioni che ricevete ci possono essere tanti limiti. La maggioranza di loro mi ascolta e discerne quotidianamente».

Il primo criterio del discernimento?
«Non c'è dubbio: la conformità alla dottrina di quanto avviene nell'apparizione».

• Come spiega l'interesse crescente per le apparizioni mariane? E questo interesse si trasforma in autentica devozione mariana?
«Quando una persone rischia l'asfissia ha bisogno di ossigeno per ritornare alla vita. La vita di fede oggi è asfissiata dal materialismo ideologico e da quello economico. L'ossigeno di cui ha bisogno è rappresentato anche da questi "segni". Ribadisco, ci vuole discernimento. Ma se si usa la testa, la devozione mariana sarà davvero autentica».

«Quando sono intervenuto, l'ho fatto per il ruolo che ricoprivo, nel rispetto di tutti i devoti della Madonna, tra i quali ci sono anch'io. Ho preso posizione su alcune esagerazioni, richiamando la necessità di non dare più valore a certe rivelazioni private che alla parola di Dio e alla vita sacramentale vissuta nella Chiesa. Ma vorrei tranquillizzare tutti: la mia nomina non porterà alcun inasprimento. Tra l'altro, il ruolo del Segretario di Stato è molto diverso».