Fraternità Francescana
Madre della Riconciliazione e della Pace
Il commento del cardinale Schönborn
«La lettera dell'arcivescovo Bertone al vescovo di Le Reunion, chiarisce
a sufficienza quella che è sempre stata la posizione ufficiale della gerarchia
in questi ultimi anni riguardo a Medjugorje: e cioè, che essa, come si
sa, lascia la questione irrisolta. Il carattere soprannaturale non è stabilito;
tali furono le parole usate dalla conferenza dei vescovi della Yugoslavia
a Zandar nel 1991. Questa espressione, come noto, lascia il problema in
sospeso. Non viene detto che il carattere soprannaturale è, in sostanza,
riconosciuto; d'altra parte, non viene negato, né ritenuto poco credibile,
che il fenomeno possa essere di carattere soprannaturale. Ovviamente, il
magistero della Chiesa, non si dichiara in maniera definitiva se i fenomeni,
apparizioni o altri tipi di manifestazioni, sono ancora in corso di attuazione.
Tuttavia, è compito dei pastori incoraggiare ciò che sta nascendo, sostenere
i frutti che stanno maturando, proteggerli, se necessario, dai pericoli
che sempre e dovunque è possibile trovare.
È anche necessario, a Lourdes, assicurarsi che il dono autentico di Lourdes non venga soffocato da sviluppi inopportuni. Neanche Medjugorje è invulnerabile. Ecco perché è, e sarà davvero importante, che i vescovi, anche pubblicamente, prendano sotto la loro protezione il pronunciamento pastorale di Medjugorje così che gli evidenti frutti che in tal luogo si verificano, possano essere protetti da un tipo di sviluppo improprio.
Io credo che le parole di Maria a Cana: "Fate quello che Egli vi dirà",
riassumano l'essenza di ciò che Ella ci dice attraverso i secoli. Maria
ci aiuta ad ascoltare Gesù; Ella desidera con tutto il suo Cuore e con
tutta la sua forza che noi facciamo ciò che Egli ci dice di fare. Questo
è ciò che io mi auguro per tutti i gruppi di preghiera che si sono formati
grazie a Medjugorje; questo è ciò che io auspico per la nostra diocesi
e per tutta la Chiesa.
Personalmente, non sono ancora mai stato a Medjugorje; ma in un certo senso,
posso dire di esserci stato attraverso le persone che conosco, o coloro
che ho incontrato, che sono stati a Medjugorje. E, nelle vite di costoro,
io vedo dei buoni frutti. Sarei un bugiardo se negassi l'esistenza di questi
frutti.
Tali frutti sono tangibili, evidenti. E nella nostra diocesi, come in molti altri posti, posso constatare grazie di conversione, grazie di vita o di fede soprannaturale, di vocazioni, di guarigioni, di riscoperta dei Sacramenti, di confessioni. Tali fatti non possono indurre in errore. Per questo motivo, dico che tali frutti mi permettono, come vescovo, di esprimere un giudizio morale. E se, come Gesù ha detto, dobbiamo giudicare un albero dai suoi frutti, mi sento obbligato a dire che quest'albero è buono».
† Card. Christoph Schonborn, arcivescovo di Vienna