Fraternità Francescana
Madre della Riconciliazione e della Pace
Disposizioni su Medjugorje
Articolo di fondo apparso su "Glas Koncila", Zagabria, 5 maggio
1996
L'ultima dichiarazione dei vescovi cattolici jugoslavi su Medjugorje è
il classico esempio della prassi millenaria di provata ragionevolezza della
Chiesa. Si dimostra che la Chiesa rispetta i fatti, misura attentamente
le proprie competenze e che tiene soprattutto al bene spirituale dei credenti.
È noto in tutto il mondo il fatto che a Medjugorje, grazie alle voci di
apparizioni della Madonna, arrivino già da un decennio credenti e curiosi
provenienti da tutti i continenti. È per il fatto che qui appare e dà i
Suoi messaggi la Madre di Dio? I vescovi, prestando grande attenzione ai
confini delle proprie competenze, dichiarano che "in base alle ricerche
fino ad ora compiute non è possibile dare una conferma". Il contenuto
ed il senso di questa affermazione devono essere analizzati a due livelli.
In questo caso il primo livello è che il contenuto di queste possibili
rivelazioni private non può essere ricondotto ai contenuti dichiarati ed
imprescindibili della fede. Pertanto nè i vescovi, nè lo stesso Papa hanno
l'autorità di giungere alla conclusione che qui sia davvero apparsa la
Vergine, ma non hanno neppure l'autorità per impedire ai fedeli di crederlo.
Il magistero della Chiesa è assolutamente inconfutabile solo quando afferma
che qualcosa si trova o non si trova nell'ambito di quella Rivelazione
che la Chiesa ha ricevuto fino alla fine dell'epoca degli apostoli, che
si trova nella Bibbia e che viene trasmessa. Quanto non è inserito nella
Bibbia e negli insegnamenti non può essere proclamato dal magistero della
Chiesa dottrina della fede, nè contenuto di una fede obbligatoria. Pertanto
solo degli ingenui possono aspettarsi che i vescovi risolvano la questione
di Medjugorje in modo da farci sapere esattamente quello in cui dobbiamo
o non dobbiamo credere. Ma allora per quale motivo si eseguono delle indagini
tanto accurate? Perchè sono tenuti a dichiarare che quello che lì accade
e da lì viene proclamato è in armonia con tutte le verità religiose annunciate
e con la dottrina morale. Dichiarando che non vi sono contraddizioni, che
questi messaggi e rivelazioni concordano con la dottrina e la morale cristiana
essi, essendo i maggiori responsabili all'interno della Chiesa, possono
dichiarare che non vi sono ostacoli alla presenza di pellegrini in questo
luogo, né allo sviluppo di una vita spirituale improntata a questi messaggi.
Dall'altro lato essi avrebbero anche il dovere di scoprire eventuali inganni
e mettere fine agli abusi. L'affermazione in proposito contenuta nella
nuova Dichiarazione dimostra che le indagini in questo senso proseguono
ancora. La maggior parte della Dichiarazione dimostra che i nostri vescovi
prendono atto innanzitutto del gran numero di pellegrini e curiosi a Medjugorje
e ritengono sia proprio dovere fare in modo che queste masse ricevano in
quel luogo corretti insegnamenti religiosi, una catechesi contemporanea
e ortodossa e che si accostino correttamente e degnamente ai sacramenti
ed in particolar modo che la devozione mariana di Medjugorje di sviluppi
in armonia con la fede cristiana. Questa posizione è la vera novità del
documento. È necessario attendere, come lo stesso documento dice, adeguate
direttive liturgico-pastorali per i grandi pellegrinaggi a Medjugorje.
In questo modo si realizza una vecchia proposta, evidenziata anche nella
Glas Koncila, che cioè la cura dei vescovi per Medjugorje si realizzi in
due commissioni. Una dovrebbe continuare ad analizzare se si tratta o meno
di apparizioni e rivelazioni soprannaturali e la seconda si occuperebbe
del corretto e sano spirito ecclesiastico dei raduni di Medjugorje. È realmente
possibile che la prima di queste commissioni prosegua a lungo le sue ricerche
e che alla fine decida di non rivelare la sua decisione finale, ma la cura
dei pellegrini non può essere procrastinata poichè essi continuano ad arrivare.
Per numerose persone devote in tutto il mondo questa dichiarazione potrebbe
semplificare le questioni di coscienza. Cioè coloro che, spinti da un impulso
religioso, vengono a Medjugorje da questo momento sanno che questi grandi
raduni saranno seguiti in modo regolare e responsabile dai discendenti
degli apostoli.